BIOGRAFIA di Marco Mancin
Nato
il 31/12/1977 a Cuneo, diplomato con la Maturità Artistica
Quinquennale a Caluso, laureato alla Facoltà di Scienze della Formazione di
Torino, Laurea in D.A.M.S. indirizzo Teatro, Corso di
Scenografia, Tesi su: “Francesco Milizia
e il Teatro del Settecento”.
Formazione pluriennale in campo teatrale:
Allievo e propedeutica in seminari e laboratori
intesivi nel territorio italiano:
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HOMO FABER –
L’Attore Artigiano – Seminario sull’Arte dell’Attore condotto da Mario Barzaghi
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DOTATO DI UNA
MANCANZA: seminario per una revisione dell'attore condotto dal Dott. Cossati Massimiliano (Docente Dams a
Bologna, attore, regista), presso gli Spazi di Procope Studio, via S. Stefano
164, Bologna.
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Stagione
Teatrale 2005/2006 presso il Teatro/Cinema Politeama di Chivasso (TO): collaborazione agli allestimenti delle
scenografie
Insegnate e conduzione:
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Spettacoli
Teatrali e conduzioni di Laboratori Teatrali per ragazzi presso Associazioni Culturali
del Comune di Montanaro (TO), della Provincia e in Torino.
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Conduzione di laboratorio teatrale “Shakespeare Remix” per le classi 3 della
Scuola Elementare di Montanaro con spettacolo finale.
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Studio e
conduzione di laboratori teatrali e artistici per ragazzi e adulti: “Teatro
Classico: Aristofane ai giorni nostri”, “Shakespeare Remix”, “Movi-Teatro”,
“Arte e Paesaggio”, “Trash design”.
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Civicamente S.r.l. – Rivarolo M.no (MN)
Animazione
educativa all’interno delle scuole primarie e secondarie di primo grado del
Comune di Torino.
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Arenzano (GE) 5 week end: conduzione di
laboratori di arte e teatro per ragazzi a Villa Figoli.
Reading
di poesie e passi letterari a Radio Flash.
Partecipazione
alle due edizioni 2009 – 2010 di Paratissima di Torino, con la Personale di
quadri e perfomance associata alle opere.
Dal
2009 collaborazioni scenografiche con Associazioni Teatrali professioniste
torinesi e della provincia.
Prerogativa
e leitmotive delle scenografie, l’utilizzo di materiali e oggetti trovati in
esterno o presso eco-centri; manufatti rivisitati in chiave di design o
trasformati radicalmente dalla funzione originale; grande fautore del concetto
di impianto scenografico a “KM ZERO”, o l’utilizzo di materiali poveri
(plastiche, legni ecc…) di grande impatto scenico, se saputi assemblare al
meglio e in simbiosi con l’illuministica. In molte circostanze, gli oggetti
trovati assumono una funzione dissociata dal loro ruolo originario e, uniti ad
altri oggetti/materiali rivisitati, prendono una funzione connotativa/simbolica
all’interno della scelta estetica dello spettacolo.
Attualmente
Libero Professionista in campo grafico e scenografico.
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